Toc-toc: siamo tornati!
Anzi, beep-beep 😀
Eccoci di nuovo.
In realtà non ce ne siamo mai andati, perché la nostra attività – volta ad avvicinare bambini e ragazzi alla programmazione e alla robotica – non si è mai interrotta, neanche quando il blog è rimasto a lungo trascurato.
Ora siamo pronti a tornare attivi anche qui, e abbiamo tante cose da raccontare!
In questi anni l’impegno della nostra associazione è proseguito con interventi in molte scuole, anche grazie al prezioso sostegno di Assolombarda. Recentemente poi abbiamo avuto modo di supportare i bambini di Inzago (MI).
Parlando con le scuole, e ancor più con tanti altri giovani genitori come molti di noi, abbiamo constatato che in questi anni è cresciuta la consapevolezza di quanto possa essere utile sotto il profilo educativo confrontarsi con robotica educativa e coding già da piccoli.
D’altra parte, ancora (pur)troppo spesso il sistema educativo non ha le risorse sufficienti per affrontare l’argomento, sia dal punto di vista degli strumenti tecnici che delle competenze necessarie: per questo il supporto di entità esterne, come le associazioni, può essere molto utile alle scuole che vogliono intraprendere questo percorso.
Nel suo piccolo, l’attività della nostra associazione cerca di sopperire a queste carenze attraverso la proposta alla scuola primaria di alcuni momenti di laboratorio ed in questi anni abbiamo spesso usato come ausilio didattico i Cubelets.
Per chi ancora non li conoscesse, i Cubelets sono piccoli cubetti colorati che “possono fare cose”: ascoltare, vedere, pensare, muoversi, parlare e molto altro.
Nel corso dei laboratori attraverso cui insegniamo i primi rudimenti di robotica a scuola, diamo la possibilità ai bambini presenti in classe di interagire con i Cubelets, che vengono sempre accolti con molto entusiasmo.
Il percorso che abbiamo proposto nei primi mesi del 2019 agli alunni delle classi quarte della scuola primaria “Fabio Filzi” di Inzago (quattro sezioni per un totale di circa 100 bambini) si è articolato in due moduli didattici.
Nel primo modulo abbiamo ragionato insieme su cos’è un robot (anche aiutandoci con dei disegni realizzati dai bambini stessi), per poi presentare i concetti di sensore / pensiero / azione ed infine effettuare dei veri e propri esperimenti con i nostri Cubelets, che si concludono con giochi e sfide.
Un secondo appuntamento, programmato a due mesi di distanza, ci ha permesso di sviluppare ulteriormente le dinamiche causa / effetto, ponendo i bambini, singolarmente e in gruppo, di fronte a sfide via via più complesse.
In questa occasione, ad esempio, ogni bambino ha avuto a disposizione tre Cubelets, da combinare in ordine diverso annotando i comportamenti della struttura che creava di volta in volta; in questo modo tutti hanno potuto confrontarsi direttamente con quel metodo sperimentale che è alla base della conoscenza della realtà oggettiva propria della scienza.
A seguire abbiamo proposto una sfida a gruppi: a uno è stato assegnata la realizzazione di un robot granchio, ad un altro quella di un robot dotato di nastro trasportatore e a un terzo è stato chiesto di realizzare un robot… particolare!
Il maestro Dario Dibenedetto, che ha seguito il progetto per conto della scuola, ha salutato con entusiasmo questa esperienza:
Sono molto contento di aver potuto far partecipare i miei bambini a questi laboratori di robotica con i Cubelets: ho visto con piacere l’intera classe mettersi in gioco, lavorando in maniera davvero proficua in un’esperienza davvero coinvolgente e multidisciplinare.
Anche altri insegnanti e diverse famiglie sono rimasti positivamente colpiti dalla proposta di A Bit C, tanto da aver richiesto degli incontri formativi “ad hoc” pensati e sviluppati intorno alle loro specifiche esigenze di apprendimento di concetti che attraverso il ricorso a strumenti come i Cubelets diventano sempre più alla portata di tutti.
Oltre a Fabio Facchinetti e Fulvio Rossetti della nostra associazione, in questa occasione si sono resi disponibili anche Dario Frassoni, Sergio Caldarola, Marco Facchinetti e Valentina Bravi, che ringraziamo moltissimo per l’impegno nella realizzazione degli incontri e il supporto sempre costruttivo all’attività.
Con il conforto di questi risultati e il supporto della scuola, il nostro team si è dato l’impegno di arricchire ulteriormente questa offerta aggiungendo altri due moduli per il prossimo anno: uno conterrà delle novità su cui vogliamo lasciare ancora un po’ di suspense, ma ve ne parleremo presto; il secondo sarà disegnato sulle esigenze specifiche delle classi quinte che già in quarta hanno affrontato i primi rudimenti di robotica.
Il nostro impegno non vuole fermarsi qui, anzi stiamo già lavorando a una nuova proposta in grado di coinvolgere anche la scuola secondaria di primo grado. Il protagonista di questo nuovo percorso di robotica educativa potrebbe essere Dobot di AluMotion, un braccio robotizzato in grado di scrivere, disegnare e manipolare oggetti grazie al movimento a quattro assi.
La partita dell’apprendimento del coding e della robotica come base logica e forma di ragionamento è fondamentale per il futuro dei nostri ragazzi: da parte nostra continueremo a mettere il massimo dell’impegno, speriamo di continuare ad avere tutto il vostro supporto 😉
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